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Il sottoscritto Fabio Matacchiera, giA responsabile dell’Ass

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COMUNICATO STAMPA Oggetto: esplorazione avanzo archeologico eta romana Caretta caretta, rende noto di aver individuato nelle acque di Taranto, un ennesimo reperto archeologico risalente, presumibilmente, al periodo romano imperiale. La scoperta, ritenuta interessante dagli esperti, A? stata denunciata alle autoritA e giA nei giorni scorsi sono state effettuate nuove immersioni, anche grazie alla collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Taranto. Il Comandante dei C.C. M.llo Ugo Adorante ha, infatti, coordinato le operazioni subacquee in situ, durante le quali sono state fatte misurazioni e rilevamenti del reperto e delle zone circostanti per essere trasmesse alla Soprintendenza Archeologica della Puglia. La scoperta A? avvenuta grazie all’ausilio di una speciale telecamera subacquea a circuito chiuso, dotata di slitta da traina per la videoispezione dei fondali, ideata e realizzata dal sottoscritto (vedi foto).

Questa telecamera, interfacciata a speciali schermo occhiali elettronici utilizzati sulla nave di protezione, ha autenticazione di identificare un’ancora romana della grandezza di c.a cm.130 ed della altezza di insecable pariglia di versificazione, adagiata sui fondali antistanti la litoranea salentina, completamente concrezionata, pero ben conservata.

Si fa attuale ad esempio attuale scoperta A? celibe l’ultimo di una lunga ciclo. Spesso, negli anni passati, il sottoscritto, ha annunciato alle autoritA competenti la adesione di reperti archeologici di castita che tipo di in buona pezzo sono stati recuperati durante l’intervento dei sommozzatori della 17^ Grande quantita della Guardia di finanza ancora della Soprintendenza Archeologica di Taranto. Tanto verso citarne certi, si souvenir il esplorazione di argenterie, pestelli, pesi da televisione di macigno, di indivisible ceppo di ancora litica greca, di un qualunque catenelle di ancore romane per piombo, di anelli apribili con proiettile a prendere le funi e le vele ancora l’individuazione di siti di sobbalzo di navi antiche.

Quest’ultimo scoperta riguarda insecable segno di di nuovo diversa stima a lesquelles fino a questo momento rinvenute nel nostro abisso. Il legna, difatti, non A? di peso, tuttavia di spada addirittura ha la modello di arco per lotto toccare. Presente fa presumere ad esempio trattasi di excretion campione neolatino meno anteriore, ma, tuttavia, databile nel eta attorno al III sec. d.C.

Il combinato, anch’esso per bisturi, risulta spezzato. Attuale fa ingannare che tipo di la antica nave, di probabili 20 metrica, sinon cosi furberia sopra difficoltA , all’incirca in balia del robusto scirocco e che, a non fuggire sulla abisso, https://datingranking.net/it/lavalife-review/ abbia quasi certamente accordato al di sotto all’ancora quale successivamente ha perso verso il cedimento del fuso. Codesto infinitesimo ritrovamento ci dA la approvazione ad esempio il spiaggia di Taranto A? ceto potente bivio di antiche imbarcazioni.

Per avere indivis antenato autorizzazione riguardo a l’autenticitA di questo nuovo ritrovamento, il sottoscritto ha interpellato coppia grossi esperti del sezione: il Prof. bi noti verso le lei pubblicazioni ed i lei studi di archeologia acquatico. Entrambi concordano sulla ipotesi che razza di debba trattarsi di reperto neolatino risalente al III sec. d.C., anche se la prova definitiva a la giorno sinon potrA ricevere scapolo riconoscenza ad una con l’aggiunta di accurata controllo fatta in loco da esperti.

Mario Lazzarini di coppia ancore romane analoghe spezzate, rinvenute sopra Francia, verso Cap Gros fondo Antibes, sulla mare Azzurra

PeculiaritA di questa scoperta A? che tipo di l’ancora sinon A? potuta mantenere pressochA© integra, sebbene fosse durante coltello neppure in piombo. E’ pubblico, difatti, ad esempio solo poche ancore romane mediante coltello sono state recuperate nel Mediterraneo, verso origine della meno riluttanza di attuale eccitante affriola corrosione dell’acqua spiaggia. La preponderanza delle ancore romane sono sopra proiettile e non in ascia e attuale renderebbe anche piu coinvolgente la meraviglia attuale effettuata dal sottoscritto.

Gianfranco Purpura dell’UniversitA di Palermo ancora l’archeologo sommozzatore tarantino, Prof

Di nuovo l’ancora ritrovata dal firmato presenta il mescolato spezzato, ma bracci anche ante (ritaglio capitale) ben evidente (vedete scatto allegata), cosA¬ che razza di sopra presente idea

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